Onorevoli Colleghi! - Le aree franche urbane sono state previste dalla legge finanziaria 2007, legge n. 296 del 2006, all'articolo 1, comma 340, mutuate da un modello francese che ha consentito la nascita - in quel territorio - di ben 85 aree franche.
      Stante il regime di fiscalità di vantaggio e di controllo statale sulle attività economiche eventualmente poste in essere, appare, oggi, assai opportuna l'istituzione di un'area franca urbana nel comune di Lamezia Terme, trattandosi di una realtà a forte criticità economico-sociale.
      Il comune di Lamezia Terme ha zone di disagio economico ad alto tasso di disoccupazione e di dispersione scolastica giovanile: dalla regione Calabria sono molti gli emigrati che hanno cercato lavoro nel nord del Paese o all'estero e, di questi, molti sono giovani!
      Una seria politica di interventi mirati per favorire le piccole imprese e le micro-imprese del comune di Lamezia Terme, una politica di sviluppo economico e occupazionale che privilegi, tra gli altri, le giovani generazioni che hanno dimostrato capacità imprenditoriali e voglia di crescere, rappresentano il percorso virtuoso per far decollare questo territorio e, conseguentemente, l'intera provincia.
      Senza sicurezza, tuttavia, non c'è sviluppo duraturo!
      È necessario, perciò, creare le condizioni affinché il territorio recuperi in legalità e in sicurezza: i cittadini non devono sentirsi soli nel fronteggiare le associazioni criminali che operano e condizionano, da troppo tempo, uomini e iniziative.
      La presenza continua dello Stato, evidentemente necessaria, deve però manifestarsi attraverso misure appropriate e incisive,

 

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non solo di repressione e di prevenzione, capaci di fronteggiare una criminalità che «inquina» e che «contagia», ma anche di promozione e di investimento.
      Più sviluppo equivale a più ricchezza e a più lavoro per tutti e - senza ombra di dubbio - costituisce un fattore determinante di lotta alla criminalità organizzata, a quella azione di «taglieggiamento» o di «controllo» che induce gli imprenditori - locali ed esterni - a non investire per non correre rischi, nonostante le potenzialità dei singoli territori.
      La presente proposta di legge, se approvata, introdurrà fattori positivi di evoluzione e di emancipazione, migliorando la qualità della vita e le prospettive di zone considerate a rischio di emarginazione sociale ed economica.
      In ogni caso, la presente proposta di legge, già supportata dall'accoglimento da parte del Governo - in sede di approvazione finale della citata legge finanziaria 2007 - di un ordine del giorno a mia firma di uguale contenuto, oltreché da una ampia condivisione - espressa a mezzo stampa - da parte di forze sindacali e politiche diverse, costituirà un contributo (mi auguro utile!) a un dibattito sulle strategie per il decollo della regione Calabria, non più differibile, questione ormai di oggettivo rilievo non solo «provinciale» ma anche «nazionale».
      La presente proposta di legge, diretta all'istituzione di un'area franca urbana nel comune di Lamezia Terme, consta di 9 articoli.
      L'articolo 1 attribuisce al comune di Lamezia Terme la competenza a delimitare il territorio dell'area franca urbana, sentita la regione Calabria, sulla base di criteri socio-economici individuati dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge.
      I criteri potranno essere quelli del tasso di disoccupazione, della bassa scolarità, della necessaria presenza sul territorio di magazzini, negozi, imprese, dotati di strutture necessarie per ospitare le attività economiche.
      L'articolo 2 individua i benefìci fiscali per le attività economiche dell'area franca urbana, l'articolo 3 i requisiti per ottenerli, l'articolo 4 stabilisce i requisiti per la localizzazione geografica dell'area franca urbana, l'articolo 5 l'ambito di applicazione dei benefìci fiscali, l'articolo 6 la decadenza da essi, mentre l'articolo 7 dispone in merito alla gestione dell'area franca urbana, che viene affidata a un Consorzio, allo scopo istituito; l'articolo 8 prevede la costituzione di un apposito comando del Corpo della guardia di finanza a tutela degli insediamenti produttivi e delle attività economiche dell'area franca urbana; l'articolo 9, infine, stabilisce la copertura finanziaria della presente proposta di legge.
 

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